Cuquerella su Dovizioso
Moto GP Sport

MotoGP, si inizia fra le polemiche: contestata la vittoria di Dovizioso in Qatar

Non esattamente l’inizio che gli appassionati di MotoGP si aspettavano. La gara d’esordio in Qatar ha visto Andrea Dovizioso tagliare per primo il traguardo, ma il pilota italiano potrebbe vedersi strappata la vittoria a seguito di una contestazione di massa. Nell’occhio del ciclone un’appendice montata sulla Ducati del campione di Forlimpopoli.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

Uso di deflettori nella parte bassa della moto. Questa l’accusa mossa da Aprilia, KTM, Honda e Suzuki nei confronti del bolide di Dovizioso. Uno spoiler di troppo sul davanti della ruota posteriore.

I quattro team in questione hanno immediatamente presentato ricorso, ricevendo responso negativo in prima istanza. La commissione ha giudicato inappropriata la richiesta per mancanza di prove. Dal canto suo, la Ducati si difende sostenendo che l’appendice non modifica in alcun modo le prestazioni della moto, ma è soltanto un aiuto necessario per mantenere bassa la temperatura degli pneumatici. E’ però un dato di fatto che lo spoiler in questione possa essere utilizzato soltanto in caso di pioggia.

Le prossime ore saranno decisive: il fronte unito protesta ha deciso di continuare a lottare per far valere le proprie ragioni. Aprilia, KTM, Honda e Suzuki si sono dunque rivolte alla Corte d’Appello della Federazione e, in settimana, riceveranno una risposta. Dovizioso attende con ansia la decisione.

LE VICENDE DI GARA

Qualsiasi sarà le decisione dei giudici incaricati, va comunque riconosciuta l’enorme prestazione di Andrea Dovizioso in Qatar. L’italiano si è assicurato la vittoria al fotofinish staccando il secondo classificato, Marc Marquez, di soli 23 millesimi.

Per un connazionale che festeggia (almeno per il momento), ce n’è uno che deve ingerire un boccone amaro. Soltanto quinto Valentino Rossi, anticipato sul traguardo da Crutchlow e dallo spagnolo Rins. Giornataccia anche per Jorge Lorenzo: il numero 99 chiude soltanto 13esimo. Non esattamente l’inizio che lo spagnolo immaginava per la sua Honda. Immediatamente alle sue spalle Andrea Iannone.

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