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Targhe, rivoluzione in arrivo? Toninelli: «Saranno “portabili”»

Novità in arrivo per gli automobilisti di tutta Italia. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha infatti annunciato che è in corso una valutazione sull’assegnazione delle targhe, che a breve potrebbero diventare mobili ed essere accollate al cittadino e non più ad una singola vettura.

Durante il dibattito in occasione della mozione di sfiducia nei sui confronti, Toninelli ha dichiarato che “la portabilità della targa sarà presto realtà. Parlo di una misura che consentirà ai cittadini di risparmiare tempo e denaro. E’ una di quelle innovazioni che intendo promuovere sotto il mio ministero, un provvedimento che lo avvicina alla vita di tutti i giorni”.

UNA NORMA MAI ATTUATA

Quella di Toninelli potrà sembrare una proposta fuori luogo, ma si rivelerebbe soltanto l’attuazione di una riforma approvata nel pacchetto Bersani ma mai messa in vigore. Il Codice della Strada recita infatti che “le targhe sono personali, non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà, costituzione di usofrutto, stipulazione di locazione con facoltà di acquisto, esportazione all’estero e cessazione o sospensione della circolazione”.

Una riforma bella che pronta, ma mai divenuta operativa per la mancata stipulazione di un regolamento attuativo in merito. La volontà del Ministro è quella di applicare appieno la legge, che ai tempi venne snobbata per il timore di sovraccaricare di responsabilità il cittadino.

A 12 anni dalla bocciatura ricevuta dal provvedimento (emanato nel 2007), potremmo essere davanti a una grandissima rivoluzione nel mondo dell’automobilismo. Una manovra che abbasserebbe i costi di gestione per l’utente e sgraverebbe il Poligrafico di Stato dalla necessità di seguire le numerosissime richieste di nuove targhe presentate ogni giorni.

Per intenderci, l’intera catena si uniformerebbe al processo che avviene ormai da tanto tempo con i ciclomotori, con l’associazione bidirezionale tra proprietario del mezzo e targhino identificativo.

COME FUNZIONA AL MOMENTO

In attesa che il provvedimento divenga realtà, la targa è per il momento ancora identificativa di un singolo veicolo. Allo stato attuale è impossibile asportarla e utilizzarla su un’altra vettura, anche nel caso in cui le automobili facciano capo allo stesso proprietario. Ad ogni nuova immatricolazione è necessario richiedere una differente combinazione alfanumerica che può essere modificata in rarissime occasioni.
Resta ancora da chiarire se ciò comporterà anche un cambiamento nella formattazione della targa, dettagli che verranno chiariti nelle prossime settimane quando il Parlamento Italiano tratterà con più concretezza l’argomento.

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