Intervista a Leclerc
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Ferrari, Leclerc ambizioso: “Voglio cambiare le gerarchie”

Un inizio in chiaroscuro per Charles Leclerc. Le gare d’esordio in cui errori tecnici gli sono costati la vittoria in più di un’occasione, poi qualche disattenzione di troppo da parte sua. Ma l’asso monegasco non si perde d’animo e guarda già verso un futuro che si prospetta radioso.

Intervista Leclerc – Le dichiarazioni integrali

“Abbiamo capito quale è stato il problema in Australia. Abbiamo fatto commesso un errore non mettendo l’auto nella finestra giusta. La macchina era mal bilanciata. In Bahrain l’equilibrio c’era, in Cina un po’ meno. A Baku era nuovamente buono e adesso stiamo andando nella giusta direzione. Penso che saremo forti ovunque se porteremo la macchina nella finestra esatta. Gli aggiornamenti visti a Baku ci hanno fatto fare un passo in avanti” ha raccontato Leclerc ad Auto Motor und Sport.

Sulla gerarchia all’interno del team: “Devo mostrare in pista cosa sono capace di fare, spero un giorno di poter cambiare la situazione. Voglio dimostrare di essere il più veloce di tutti. Fino a oggi ho capito ogni decisione, anche se è difficile da accettare come pilota. Dal muretto si ha una visione migliore del complesso. Ho un quattro volte campione del mondo accanto a me che guida la Ferrari da cinque stagioni. Capisco che al momento ci sia una gerarchia, ma farò di tutto per invertirla”.

“Se vedo la possibilità di vincere cercherò di acciuffare il successo– ha dichiarato Leclerc- perché la vittoria è ciò che conta. Ma bisogna essere abbastanza intelligente da ottenere il massimo dei punti se non è possibile vincere. È un’abilità fantastica ottenere il massimo nei momenti più complicati”.

E sulle numerose mancanze del team ingegneri: “So che queste cose accadono negli sport come il nostro. A volte un problema tecnico ti costa la vittoria, a volte è invece un tuo errore. Sono più seccato quando commetto io l’errore. Come a Baku. È stato stupido e mi è costato la possibilità di vincere il Gran Premio. La macchina aveva il potenziale per trionfare. È stata colpa mia se non non ci siamo riusciti” ha detto in conclusione il giovane pilota della Ferrari.

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