Ferrari F50 rubata
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Ferrari F50 rubata, ora ha due proprietari: il tribunale deciderà su chi è il proprietario

Ferrari F50 rubata nel 2003 ad Imola è stata sequestrata nel 2019 tra Canada e USA: ora un tribunale deciderà chi è il proprietario.

Ferrari F50 rubata, ha due proprietari: deciderà il tribunale di Miami

Nel 2019, al confine tra Canada e USA, fu sequestrata una supercar, che nel dicembre 2003 fu rubata nel parcheggio di un lussuoso hotel di Imola. Stiamo parlando di una Ferrari F50 del 1996 il cui valore è di 260mila euro. Ora la stessa auto del Cavallino Rampante, rivendicata da due proprietari, attende di conoscere il suo destino da una sentenza del tribunale degli Stati Uniti.

La storia è questa. Paolo Provenzi ha sempre dimostrato di essere lui il proprietario. L’italiano con tanto di documentazione ha attestato la regolare proprietà. Provenzi ha comprato l’auto nel lontano 2003 e che a pochi mesi dal suo acquisto gli fu sottratta prima di non essere più ritrovata.

Dopo il furto, la storia della F50 ha preso una piega molto particolare. Dopo varie ricerche, è risultato che la vettura sia stata regolarmente acquistata online nel settembre 2019. Costo della vettura, milione e mezzo di dollari. Acquisto effettuato da Mohammed Alsaloussi, appassionato di auto e proprietario della collezione di supercar Ikonick Collection.

Ferrari F50, cosa deciderà il tribunale americano?

Due proprietari per una F50 di Maranello. Ben 18 anni dopo il suo primo acquisto, la supercar ora è al centro di un contenzioso. Il motivo è presto spiegato. A seguito del suo trasferimento dal Canada agli USA  gli agenti della US Customs and Border Protection del porto di Buffalo hanno notato qualcosa di strano.

Secondo gli ufficiali, i rivetti della targhetta del numero di identificazione del veicolo (VIN) risultavano manomessi. Non erano quelli della originali della fabbrica. Situazione che ha portato al fermo della vettura. In più le autorità hanno scoperto che l’auto risultava rubata nel 2003 al signor Provenzi.

Al momento, quindi, le autorità statunitensi stanno ancora indagando sui fatti accaduti e la F50 – che ad oggi conta solamente 17mila chilometri percorsi, sintomo che abbia girato parecchio per il mondo e poco su strada – è ancora in deposito presso l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti e ci rimarrà fino a quando il tribunale non si esprimerà sul suo destino: tornerà a nelle mani del suo vecchio proprietario o resterà ad abbellire il salone di supercar presente in Florida?

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