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Ford, si stringe la cinghia: pronti tagli ai costi di produzione

Tagli Ford – Entro agosto, la Ford darà ufficialmente avvio al programma di diminuzione della forza lavoro. Con un comunicato inoltrato a tutti i dipendenti, l’ad Jim Hackett ha spiegato nei dettagli quali saranno i cambiamenti apportati del piano, che ha come obiettivo rilanciare le attività e, soprattutto, ottimizzare i costi per l’azienda statunitense. Saranno ben 7mila le unità in uscita, numero che rappresenta il 10% dell’intero organico, escludendo quello legato alla produzione su larga scala. Precedentemente, i vertici dell’Ovale Blu avevano preferito tenere per sé i dettagli, ma a questo punto c’è ben poco da nascondere. Vinto il braccio di ferro con i sindacati di tutta Europa, la strada è spianata per fare finalmente “pulizia”.

Tagli Ford – Tutti i cambiamenti

I tagli riguardano anche gli Stati Uniti. Secondo la nota (disponibile tra l’altro sul sito della CNBC), saranno ben 2.400 gli impiegati americani a dover salutare il posto di lavoro. Precedentemente avevano giù abbandonato la nave 1.500 lavoratori con i cosiddetti programmi di incentivazione. Saranno adesso 800 gli impiegati amministrativi interessati dall’operazione di bonifica. Nord America e non solo, perché la Ford ha intenzione di comportarsi nello stesso modo anche nelle zone latine. La fabbrica di Sao Bernardo do Campo si è già vista tagliare numerose risorse e, inoltre, l’azienda ha anche optato per abbandonare numerosi settori di mercato. Tuttavia, i provvedimenti più importanti saranno quelli riguardanti il Vecchio Continente. L’impianto francese di Blanquefort sarà totalmente smantellato, mentre in Germania 5mila persone perderanno il proprio impiego. Più incerta la situazione nel Regno Unito, dove si parla di qualche centinaio di unità in esubero. Poco rosea la situazione anche in Russia: ad Oriente, cesseranno di operare completamente tre fabbriche.

Tutto ciò per ottenere circa 600 milioni di dollari in risparmi. Il marchio di Dearborn potrà così finanziare il programma di ristrutturazione, per il quale serve una cifra vicina agli 11 miliardi di dollari. 

Lo “Smart Redesign” non risparmierà neanche i dirigenti, visto che il 20% dei manager sarà rimosso dall’incarico senza alcuna pietà. L’obiettivo? Ridurre i processi burocratici all’interno della struttura. In questo modo, le pratiche saranno smaltite in maniera più veloce e, soprattutto, non ci sarà necessità di sballottarle da una scrivania all’altra.

“Per avere successo nel nostro settore, sempre più competitivo, e portare la Ford a vincere in un futuro in rapida evoluzione, dobbiamo ridurre la burocrazia, tagliare i costi e velocizzare i processi decisionali, per concentrarci sul lavoro più prezioso”, ha chiarito Hackett nella lettera.

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