Penalità a Verstappen
Formula 1 Sport

Caso Verstappen, la FIA: “Tutte e due le vetture erano in pista”

Penalità a Verstappen – La Formula 1 è al centro di un tourbillon di polemiche. Dall’ultima tappa stagionale è uscito vincitore Max Verstappen, trionfante al Red Bull Ring con la vettura che faceva gli onori di casa. L’asso olandese, tuttavia, avrebbe commesso una scorrettezza simile a quella di Sebastian Vettel la settimana precedente. Tutto normale, se non fosse che, contrariamente al ferrarista, Verstappen non ha ricevuto alcuna penalità.

A chiarire la posizione della FIA e dei suoi commissari è stato Michael Masi, il direttore di gara della tappa austriaca del Circus.

Penalità a Verstappen – Il commento della Federazione

Nell’incidente avvenuto in Canada, Vettel ha attraversato l’erba ed era davanti, non era una vera manovra di sorpasso. Quanto successo con Ricciardo, specie nei confronti di Norris, dipendeva molto dal fatto che Daniel ha oltrepassato i confini del circuito e poi è rientrato. Qui, invece, tute e due le monoposto erano in pista. Parliamo di una manovra di sorpasso” ha esordito Masi.

“Provando a confrontare questi tre casi, si tratta di tre episodi estremamente variegati in quanto a caratteristiche. Quindi, da quella che alla fine è stata una manovra di sorpasso, gli steward hanno (a ragione) sottolineato che per loro si è trattato soltanto di un incidente di gara. Dal loro punto di vista è stato uno di quelli che rappresenta lo spirito di competizione” ha poi proseguito.

Anche Mattia Binotto, numero uno del box Ferrari, ha voluto lasciare il proprio commento a riguardo:

“In quanto team Ferrari, crediamo che sia stata presa una decisione sbagliata. Charles aveva lasciato a Verstappen tutto lo spazio necessario. Ad ogni modo, rispettiamo il punto di vista dei Commissari. Non supportiamo la loro scelta ma capiamo che è il passo da fare per i fan e lo sport. Voglio comunque complimentarmi con Max per la grande gara. Ottima prestazione pure del nostro Leclerc. Ricorso? Potremmo presentarlo, ma per il bene dello sport non lo faremo. Voltiamo pagina e guardiamo avanti”.

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