La Formula 1 non è più l’unica grande realtà nel mondo dell’automobilismo. Regole stringenti, tante polemiche e indice di divertimento ai minimi storici. C’è chi si è stancato e adesso dice “no” alla possibilità di approdare all’interno del Circus. Tempo fa, un pilota estromesso dalla F1 avrebbe fatto di tutto per farvi ritorno. Oggi, non è più il caso. Lo dimostra Jean-Eric Vergne, che dal suo addio alla Red Bull è diventato un punto di riferimento della Formula E. Il suo progetto attuale lo soddisfa così tanto che il francese non si risparmia riguardo la contentezza di aver chiuso una volta e per tutte con la Formula 1.
Jean-Eric Vergne – L’intervista a “Reuters”
“Penso che lasciare la F1 sia stata la miglior cosa che mi sia capitata. Mi ha aperto gli occhi su molte cose” ha dichiarato l’asso nativo di Pontoise.
Un passato tormentato, da cui Vergne ha imparato tanto:
“Quanto Helmut Marko decise di mandarmi in vacanza per un periodo prolungato e di non farmi più guidare nella famiglia Red Bull, mi sono ritrovato senza contratto, senza denaro e senza un sbocco lavorativo. Ho dovuto lasciare il posto dove vivevo molto velocemente perché ero in una situazione terribile. 23-24 anni e nulla fra le mani. Non voglio più trovarmi in quella situazione, ecco perché ho iniziato a investire in progetti in cui credo fermamente. A investire tempo ed energia in attività future. Veloce eSports è una di queste“ ha raccontato.
E per quanto riguarda l’ascesa dei videogiochi sportivi, Vergne spiega:
“Siamo stati con il nostro youtuber nel paddock e solo due ragazzi lo hanno riconosciuto e sono andati a parlare con lui. Erano Leclerc e Verstappen, perché entrambi giocano ai videogames. Sono giovani ed è una loro passone, è la nuova generazione. Usciti da lì e dirigendoci dove i fan stavano aspettando, tutti chiamavano per nome il nostro youtuber per chiedergli un autografo. È una realtà che sta diventando sempre più grande“ ha dichiarato in conclusione JEV.