Quello di Melbourne non è stato di certo il weekend più fortunato della carriera di Lewis Hamilton. Il Campione del Mondo in carica di Formula 1, che ha chiuso la gara secondo dietro al compagno di scuderia Valtteri Bottas, aveva immediatamente segnalato un problema di natura incerta che lo avrebbe costretto ad un progressivo -quanto penalizzante- rallentamento.
COSA E’ ACCADUTO
Ebbene, gli ingegneri di casa Mercedes hanno fatto luce sull’accaduto: la monoposto del pilota inglese ha perso l’ultimo lembo del fondo durante la corsa. Si tratta di una componente minuscola, ma essenziale ai fini del corretto funzionamento dei processi aerodinamici. Questo piccolo pezzo, posizionato vicino la ruota posteriore sinistra, è vitale per il corretto funzionamento del diffusore in quanto regola il flusso d’aria attorno alla gomma e impedisce allo stesso di riversarsi. Si è dunque innescato un circolo d’aria sbilanciato, che ha palesemente zavorrato la vettura e costretto Hamilton a doversi accontentare di una seconda posizione che sa di beffa dopo la pole position conquistata nelle qualifiche.
Lo stesso Hamilton ha ipotizzato che il danno sia avvenuto durante il quarto giro di gara, perché è proprio da quel momento, sostiene, che la Mercedes ha iniziato a comportarsi in modo strano. L’inizio della fine per lui nel testa-a-testa interno alla scuderia teutonica.
LE DICHIARAZIONI DI HAMILTON
“Non conosciamo l’entità del danno e non sappiamo neanche quanto mi sia costato a livello di performance. Sono sicuro però che ci fosse qualcosa che non andava. Dal quarto giro mi sono accorto di una grande perdita di carico nel posteriore. Il fondo è una zona molto delicata dell’auto. Quando c’è un problema da quelle parti, anche minimo, compromette inevitabilmente la rendita della monoposto. Nel giro di prova, così come all’inizio della gara, era tutto ok: poco dopo ho iniziato ad avvertire un cambiamento in negativo” aveva dichiarato Lewis Hamilton al termine della gara di Melbourne.
