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USA, il Gruppo FCA patteggia: pronti 110 milioni di dollari

Si risolve la questione FCA negli Stati Uniti d’America? Il gruppo che fa capo a FIAT avrebbe finalmente deciso di chiudere la partita patteggiando nel processo che, potenzialmente, avrebbe potuto sancire nuove multe nei confronti della famiglia Agnelli.

Patteggiamento Gruppo FCA – Cosa è accaduto

Torniamo un attimo indietro per fare il punto della situazione. Da anni, FCA è sotto accusa negli USA a causa di presunte false dichiarazioni sulle emissioni di alcuni modelli prodotti sotto i marchi di Jeep e Dodge. Nel 2015 un gruppo di ambientalisti, che ha condotto della ricerche in proprio, ha cercato di dimostrare che FIAT avrebbe truccato alcuni dati per ingannare i suoi stessi investitori. Inoltre, all’interno delle vetture incriminate sarebbero presenti delle componenti che aiuterebbero a nascondere la vera gravità dell’impatto ambientale delle stesse.

L’EPA (Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti d’America), avrebbe individuato circa 104.000 vetture fuori legge. Parliamo di automobili equipaggiate con un pesantissimo -quanto potente- motore 3.0 V6 ecodiesel. A gennaio 2019, FCA ha accettato di versare 800 milioni di dollari per chiudere la questione con il parlamento ed evitare ulteriori rogne legate alla Grand Cherokee e alla Dodge Ram. Restava però da risolvere la questione legata al filo con l’EPA, con la quale sembra la cordata sembra essere finalmente giunta ad un costoso compromesso.

Patteggiamento Gruppo FCA – Le cifre definitive

110 milioni di dollari coperti interamente dall’assicurazione e che quindi non proverranno direttamente da FCA. E’ questa la somma che gli ambientalisti dell’EPA otterranno per seppellire l’ascia di guerra e lasciare in pace FCA una volta per tutte. Mossa decisamente controversa e che farà sicuramente discutere quella dell’EPA, che accettando la cifra verrebbe meno al proprio compito di salvaguardare la salute dell’ecosistema. Ad ogni modo, la casa madre ha già richiamato gran parte delle vetture incriminate in officina. Nei prossimi mesi, i tecnici concluderanno i lavori di “bonifica” degli impianti.

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