Smart venduta
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Smart, vicina la vendita del 50% a Geely?

Siamo ad un punto di svolta nella storia di Smart? Il marchio potrebbe essere presto rilevato per metà da Geely, colosso cinese che sembra interessato a comprare il 50% delle quote dell’azienda di microcar.

I dettagli

Attualmente, Smart appartiene a Daimler. Geely è tra l’altro l’azionista di maggioranza di Daimler e l’operazione sarebbe anche un modo di venire incontro alle piccole di casa Mercedes, che fruttano soltanto ricavi per 130.000 vetture vendute l’anno a fronte dei 2,5 milioni di Mercedes – Benz.

Da ottobre, tra l’altro, i rapporti tra Geely e Daimler si sono ulteriormente intensificati. Le due parti, infatti, hanno iniziato una partnership di ride – hailing in Oriente. In Cina, per la precisione. Uno dei mercati più interessanti per il mercato automobilistico, in cui i maggiori marchi al mondo stanno cercando di accaparrarsi una posizione di vantaggio rispetto ai competitor. Il prossimo passo nella strategia Geely – Daimler potrebbe essere anch’esso di natura prettamente strategica.

Geely fa capo a Volvo Cars. Inoltre, è affiliata agli inglesi della Lotus e ai malesi della Proton. La prima mossa sarebbe quelle di esportare le Smart proprio in Cina, dopo che una recente indagine del gruppo ha individuato una grande domanda di auto utilitarie nel paese dell’estremo est.

Al momento -chiariamo- ci si trova ancora in una fase preliminare. Il gruppo Mercedes ha annunciato l’uscita di scena di Dieter Zetsche, il primo grande supporter di Smart. E’ più freddo invece il suo successore Olag Kallenius, per il quale è impensabile lavorare con un marchio che comporta 200 – 300 milioni di euro di perdite ogni anno.

Proprio questi dati negativi sono il motivo principale per cui i vertici di Smart non vogliono rendere pubbliche le statistiche della compagnia.

Nell’eventualità in cui il passaggio di quote dovesse effettivamente divenire realtà, potrebbe essere lecito aspettarsi un annuncio ufficiale in occasione del Salone di Shanghai. Sì, proprio in quella Cina che è il fulcro dell’alleanza.

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