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FCA e Renault ci riprovano: partono nuovamente le trattative

Riapertura trattative FCA-Renault – Un matrimonio che s’ha da fare. FCA Renault vogliono riprovarci ancora una volta, escludendo la “parte marcia”. Non farà parte dell’eventuale nuova società la Nissan, che nelle scorse settimane aveva fatto registrare un’estrema freddezza nei confronti delle operazioni.

La rinnovata fiducia del governo francese a Jean-Dominique Senard è un gran punto di svolta nelle contrattazioni. Il dirigente confermato a capo di Renault si è detto entusiasta dal primo momento di questa eventuale fusione. Secondo i colleghi de Il Sole 24 Ore, nelle ultime ore ci sarebbero stati diversi movimenti sull’asse Detroit-Torino-Parigi che testimonierebbero la volontà delle parti in causa di sedersi nuovamente al tavolo.

Mike Manley, numero uno del colosso italo-americano, sarebbe stato a Parigi. L’amministratore delegato avrebbe incontrato Renault venerdì scorso nella capitale transalpina. Un tentativo di ricucire quanto si era strappato settimane fa, all’entrata dello Stato Francese nelle trattative.

Come dicevamo, non è previsto alcun coinvolgimento di Nissan. Si ripartirebbe dunque dal “quasi accordo” del mese scorso, estromettendo però i nipponici dal quadro. La prima proposta ufficiale -ricordiamo- è stata presentata il 27 maggio scorso. Da allora, lo Stato Francese ha preteso dei privilegi inaccettabili per FCA. Le posizioni dell’Eliseo si sarebbero ammorbidite nel frattempo, con la conseguente apertura di uno spiraglio per Fiat Chrysler e Renault.

Riapertura trattative FCA-Renault – Si chiude subito?

Il quotidiano parla anche di una bozza d’accordo. I tempi, dunque, potrebbero essere clamorosamente stretti data la portata dell’operazione. Anche perché, pur rifiutandosi di dare il via libere, lo Stato Francese ha da subito ammesso il proprio interesse nei riguardi della vicenda attraverso il ministro Le Maire. Rammaricato e deluso dopo la chiusura delle trattative, Senard aveva lanciato numerosi messaggi d’appello al governo affinché si tornasse sulle proprie decisioni. Il “Mai dire mai” del numero uno di Renault si è immediatamente tramutato in realtà e adesso FCA e i transalpini sono nuovamente al lavoro per il futuro.

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