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FCA, Renault risponderà martedì alla richiesta di fusione

Renault accetta la fusione? Se lo stanno chiedendo un po’ tutti nelle ultime ore. In particolar modo, la domanda aleggia come un fantasma al quartier generale di Fiat Chrysler Automobiles, dove i dirigenti sono in trepidante attesa per una risposta della controparte francese. Ricordiamo che è stato proprio il colosso italo-americano ad inoltrare la richiesta di alleanza negli scorsi giorni.

Renault accetta la fusione? – Lo stato delle cose

Attualmente, va ricordato, non esiste una trattativa già definita fra le parti. In realtà, l’ok di Renault servirebbe soltanto ad approfondire le contrattazioni, per le quali non è ovviamente assicurato un lieto fine. Il tutto dovrebbe partire prima del 12 giugno, quando si terrà un’attesissima assemblea degli azionisti.

Intanto, la stampa continua a reagire con modalità variegate alla notizia della possibile unione. Molto pessimisti e dubbiosi in Francia, dove temono che la Fiat possa prendere il sopravvento nella conduzione del business. Va ricordato a tal proposito che il Governo transalpino controlla parte delle azioni di Renault ed un passo falso dell’azienda andrebbe a gravare direttamente sulle casse dei cittadini francesi. Per questo motivo, l’opinione pubblica è profondamente divisa tra favorevoli e contrari. Restando in tema politica, già la scorsa settimana lo Stato Italiano ha comunicato il proprio benestare nei riguardi delle operazioni.

Altro fattore molto importante nelle contrattazioni sarà l’eventuale inclusione di Nissan e Mitsubishi nel progetto. Ve lo abbiamo già raccontato ieri in maniera più approfondita, ma le case automobilistiche potrebbero giocare un ruolo di primo piano all’interno del piano di espansione progettato da Fiat e company.

Con l’annessione dei due brand orientali sopra citati, FCA e Renault diventerebbero non soltanto il più grande produttore di automobili al mondo, ma avrebbero anche una utilissima base di appoggio in Asia, continente che sarà il protagonista principale del mondo dei motori negli anni a venire.

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