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Coronavirus, produzione Volkswagen interrotta a causa del virus

La produzione Volkswagen si ferma a causa del Coronavirus. L’epidemia del virus che ha colpito l’intero mondo, ferma la casa di Wolfsburg.

Produzione Volkswagen si ferma a causa del Coronavirus

Dopo la forte insistenza da parte della stampa tedesca, oggi è arrivato anche l’annuncio di Herbert Diess. Il Ceo del Gruppo Volkswagen ha infatti confermato la chiusura “a breve della maggior parte delle fabbriche in Europa per due o tre settimane”. Il coronavirus quindi ferma tutto.

È chiaro che questi provvedimenti siano misure necessarie per prevenire il diffondere del COVID-19, ma ciò non toglie quanto la chiusura delle fabbriche possa gravare sull’economia non solo della singola azienda ma di tutto il mercato automobilistico. Nello specifico del Gruppo VW, Diess ha dichiarato che a causa del “chiaro deterioramento delle vendite e della incertezza nelle forniture” non mancheranno imminenti interruzioni della produzione “nella maggior parte dei siti dei nostri marchi”. Un circolo vizioso, insomma.

Le sedi Volkswagen di Italia, Spagna, Portogallo e Slovacchia hanno già sospeso la produzione da un paio di giorni. Adesso si sta preparando lo stopdi almeno un paio di settimane anche per gli stabilimenti tedeschi e nel resto d’Europa. Il coronavirus ha già colpito il Gruppo VW in questo 2020 che, solo a febbraio, ha fatto diminuire le vendite in Cina del 74%.

Le autorità sanitarie tedesche hanno modificato ad “alto” il livello di rischio rappresentato dall’epidemia di coronavirus in Germania. Il rischio era precedentemente al livello “moderato”. Il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha spiegato che la decisione è dovuta all’aumento dei casi di contagio nel Paese e ai segnali di allarme lanciati dalle strutture sanitarie ed ospedaliere.

La cifra di 500 persone ricoverate in ospedale in Germania con patologie legate al coronavirus potrebbe triplicare nei prossimi giorni. Ad affermarlo è Gerald Gass, presidente della Società tedesca ospedali (Dkg). “Gli esperti si attendono un aumento considerevole del numero delle persone infettate nei prossimi giorni. Se avremo ventimila casi di infezioni confermati, dobbiamo immaginare che anche 1500 persone positive dovranno essere curate in ospedale”.

In questo caso – ha proseguito parlando con i media del guppo Funke – gli ospedali non sarebbero in sovraccarico, ma andrebbero creati più posti letto in terapia intensiva. “Attualmente abbiamo 28mila posti letto in terapia intensiva negli ospedali tedeschi. In due o tre mesi è possibile aumentare questi posti letto del 20%, ne avremmo dunque 34mila”.

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