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Ford, pronto mezzo miliardo di dollari per entrare in Rivian

500 milioni di dollari. Circa 450 milioni di euro. E’ questa la cifra che Ford è pronta a stanziare per fare il proprio ingresso in Rivian, azienda che negli ultimi anni si è distinta per il proprio contributo nella transizione da motore termico ad elettrico. I vertici della società statunitense avrebbero dato il via libera all’investimento, che metterebbe in mano a Ford un trancio delle quote minoritarie.

Ford-Rivian, sorpasso alla General Motors?

Le richieste troppo pretenziose di Mary Barra avrebbero fatto saltare un accordo quasi fatto. Pare che il numero uno di GM abbia esplicitamente domandato a Rivian di non collaborare con altre case automobilistiche; clausola a cui il marchio di Plymouth ha deciso di non sottostare. Il fondatore, Robert Scaringe, ha più volte sottolineato la volontà dell’azienda del gruppo di stringere accordi con tanti produttori diversi. Una differenza di visioni che ha reso incompatibile una stretta di mano definitiva tra General Motors e Rivian.

Ed è qui che Ford ha trovato campo spianato. Pur non volendo confermare le trattative in corso, da Detroit non hanno chiuso la porta ad una possibile alleanza. Patto che, comunque, non prevede una vera e propria fusione: entrambe le aziende resteranno del tutto indipendenti dall’altra.

Grazie anche al contributo Ford, la Rivian ha fino ad ora raccolto 1,5 miliardi di dollari per finanziare i suoi progetti. Dal 2009, anno di fondazione, l’azienda è riuscita a creare una piattaforma super efficiente, dalla quale si possono pretendere con facilità 400 miglia di autonomia. Tradotto in misure a noi più familiari, i futuri modelli di Rivian potranno percorrere almeno 640 km con un solo ciclo di ricarica. Statistiche impressionanti e tanto incoraggianti se rapportate alle medie attuali, che vedono le automobili presenti sul mercato non andare oltre i 300 km per pieno di corrente.

Ma quando sarà pronta Rivian per lanciare un veicolo? Presumibilmente, nel 2020. Ma il passo accelererà vistosamente nei prossimi anni. Entro il 2025, gli ingegneri contano di aver un parco auto da almeno sei unità totali.

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